Comportamento delle carcasse ottiche in caso di accoppiamento di modo dovuto alla luce retrodiffusa.

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Comportamento delle carcasse ottiche in caso di accoppiamento di modo dovuto alla luce retrodiffusa.

Importanti linee guida per l'applicazione pratica delle sorgenti luminose ottiche carcom.

Le microcombe ottiche (microcomb) sono generate tramite processi non lineari del terzo ordine immettendo luce continua a bassa potenza in un micro risonatore ottico e hanno recentemente attirato l'attenzione come nuova sorgente luminosa. La luce monocromatica all'ingresso viene convertita in "luce multicolore" con un'uniformità garantita sull'asse delle frequenze quando emerge dal risonatore e si prevede di utilizzarla non solo come misura (riferimento) della luce, ma anche per una serie di altre applicazioni.

In questo studio abbiamo affrontato la questione di come la luce retrodiffusa generata da microparticelle e difetti strutturali attaccati al risonatore influisca sulla generazione di carcom ottiche sia dal punto di vista della simulazione numerica che da quello sperimentale. È noto che due luci che si propagano in direzioni opposte formano uno "stato di accoppiamento di modo", e quanto più forte è questo accoppiamento, tanto più difficile diventa generare carcom ottiche di alta qualità sincronizzate con il modo. I risultati sperimentali illustrati nella Fig. 1 indicano che la forza di accoppiamento di ciascun modo longitudinale è strettamente correlata alla forza del Kercomb ottico nella direzione della pompa [Fig. 1(a)] e alla forza del Kercomb ottico retrodiffuso [Fig. 1(b)]. L'adesione inaspettata delle particelle può verificarsi quando il materiale è destinato all'uso come prodotto reale, piuttosto che in un ambiente pulito come un laboratorio universitario. Considerando questi problemi, si spera che i risultati e le linee guida presentate in questo studio siano di grande utilità per l'applicazione dei carcom ottici.

Fig. 1: (a) Spettro ottico Kercomb nella direzione della pompa. (b) Spettro ottico Kercomb retrodiffuso. (c) Spettri di trasmissione delle lunghezze d'onda risonanti accoppiate. (d) Rapporto di intensità dei Kercomb ottici che si propagano in direzioni opposte l'uno all'altro per ciascun modo longitudinale rispetto alla forza di accoppiamento.

Parte di questo lavoro è stato sostenuto da un Grant-in-Aid for Scientific Research (JP15H05429) della Japan Society for the Promotion of Science.
Questo studio si basa su. Opt. Express, Vol. 25, No. 23, pp. 28969-28982 (2017).Le informazioni sono pubblicate in.